LEONI PER AGNELLI
(LIONS FOR LAMBS) |
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di Robert Redford, con Meryl Streep, Tom Cruise, Michael Pena, Derek Luke
(Stati Uniti, 2007)
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La prima reazione nei confronti di LEONI PER AGNELLI non può che essere di ammirazione. Per un sistema, quello hollywoodiano, contro il quale spesso ci scagliamo: eppure, capace di impennate del genere. Non fosse che per il fatto di investire milioni di dollari (35 per l'esattezza) in un film su un tema che potrebbe anche essere soltanto alla moda (se non provenisse da una frangia ben nota dei democratici americani, critica da sempre nei confronti della politica di George Bush): ma sopratutto su una struttura costituita quasi esclusivamente da tre dialoghi. Un primo (ed il più debole), sullo sfondo delle disgraziate vicissitudini guerriere di due soldati idealisti dispersi fra le montagne dell'Afghanistan; un secondo (il più eccitante) fra una giornalista progressista (Meryl Streep, una che strappa lacrime e sensazioni anche dalla lettura dell'annuario telefonico) e un cinico senatore arrivista (Tom Cruise, impeccabile); il terzo, sull'insegnante universitario (il sempre concentrato e determinato Redford stesso) colpevole di aver facilitato l'arruolamento dei due giovani che stanno per essere eliminati dai talebani mentre ne redarguisce un terzo, demotivato questo. Sceneggiatura (da sempre punto di forza del Redford regista) teatrale, quindi; e serietà notevole, e dignità ormai rara di una dialettica politica e morale confusa normalmente dal cinema, e non solo dal cinema fra il fast food quotidiano. Bastano e avanzano per perdonare qualche ingessatura alla regia.
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Il film in Internet (Google)
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Per informazioni o commenti:
info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch
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capolavoro
da vedere assolutamente
da vedere
da vedere eventualmente
da evitare
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REDFORD ROBERT 
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